Inquinamento domestico. Quanto ne sanno gli italiani?

L’87% degli italiani sa poco sugli inquinanti domestici o ne ignora completamente l’esistenza (35%).

E’ il dato che emerge da una ricerca condotta dall’istituto di ricerca Nextplora nel 2017 per Sara Assicurazioni, che fa riflettere sulla necessità di sensibilizzare ad un argomento così importante.

Formaldeide, muffe, acari e VOC sono presenti in molte delle nostre abitazioni. Addirittura, da una stima dell’Istituto Superiore di Sanità risulta che ben il 17% delle abitazioni italiane sia a rischio radon, un gas inodore e incolore che si libera dal sottosuolo e rappresenta un inquinante fisico che nuoce all’apparato respiratorio. Informarsi sulle tipologie di inquinanti domestici ed i loro rischi sulla salute è fondamentale.

Cosa spaventa di più gli italiani secondo la ricerca?

Il 57% degli intervistati ha dichiarato di temere la presenza di sostanze nocive contenute nell’aria; il 56% degli italiani è preoccupato dall’inquinamento dell’acqua del rubinetto, eppure il 57% la beve abitualmente, ma ben il 43% preferisce evitarla; il 55% teme le fughe di gas. Dei campi elettromagnetici si è detto preoccupato il 41% degli intervistati. Solo il 24% dei protagonisti della ricerca ha dichiarato di temere gli effetti degli inquinanti biologici quali gli allergeni (acari ed allergeni di derivazione animale e vegetale come i pollini).

Come risolvere l’inquinamento domestico?

Una grande fetta degli intervistati (60%), ritiene che per risolvere i problemi legati all’inquinamento domestico ci si possa semplicemente affidare alle buone abitudini quotidiane come la ventilazione naturale e l’aerazione dei locali. Garantire l’igiene e la pulizia in casa rassicura il 58% di tenere lontani gli inquinanti domestici. Inoltre, secondo il 47% spegnere tutti i dispositivi elettronici non in uso, anche durante la notte, aiuta a ridurre le radiazioni.

Una parte meno numerosa di italiani è consapevole che i rimedi “fai da te” possono non essere sufficienti a sconfiggere i problemi di inquinamento domestico e interverrebbe per migliorare la qualità dell’aria interna e dell’acqua sostituendo i filtri per l’aria (25%) e provvedendo all’acquisto di un depuratore d’acqua (24%).

Come anticipato, la sensibilizzazione al problema è fondamentale e l’80% degli italiani la pensa allo stesso modo, ritenendo la conoscenza il metodo più efficace per risolverlo. Di questi, il 40% vorrebbe essere informato dalle istituzioni, il 30% lascerebbe che dei dispositivi tecnologici li informasse sullo stato di salute della propria casa, il 9% richiederebbe delle analisi a domicilio.

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