Adottando alcuni accorgimenti si possono ridurre gli effetti degli inquinanti domestici che minacciano il benessere ambientale indoor (ne abbiamo parlato in un articolo in cui abbiamo analizzato i diversi tipi di inquinanti domestici). Ad esempio, gli effetti degli inquinanti chimici come i VOC (composti organici volatili), possono essere attenuati selezionando per la casa prodotti e finiture che non emettono sostanze tossiche, mentre gli effetti degli inquinanti biologici come microrganismi e muffe, possono essere minimizzati ventilando bene gli ambienti e preferendo superfici facilmente pulibili ad altre più porose.
Ma si può fare più che difendersi: esistono infatti dei materiali in grado di agire attivamente per combattere l’inquinamento indoor.
I materiali attivi
Sono detti “materiali attivi” nonostante, per la precisione, non siano i materiali in sé ad avere proprietà intrinseche attive, quanto gli agenti attivi con cui vengono trattati. Tali agenti attivi (ioni di argento, biossido di titanio, ioni di rame) vengono applicati ai materiali comuni con trattamenti a freddo o a caldo, vernici o applicazioni nano tecnologiche, trasformandoli in materiali attivi cioè rendendoli per esempio antibatterici o fotocatalitici, adatti a combattere l'inquinamento indoor.
I materiali attivi possono essere classificati in tre gruppi:
- Materiali attivi antibatterici
I materiali attivi antibatterici solitamente sono quelli sottoposti a trattamenti superficiali a base di ioni di argento o di rame, in grado di uccidere virus e batteri e contrastarne lo sviluppo.
- Materiali attivi “pulitori”
I materiali attivi “pulitori” sono quelli trattati con sostanze proteiche naturali o titanio e hanno la capacità di far degradare gli elementi dannosi presenti nell’aria di casa.
- Materiali ecoattivi
I materiali ecoattivi sono quelli sottoposti ad un trattamento con biossido di titanio, in seguito al quale sono in grado di purificare l’aria dagli agenti inquinanti.
I prodotti “attivi” presenti sul mercato sono per lo più a base di carta e cartone, ceramica, gres procellanato, polimeri e tessuti. Un esempio di applicazione di prodotti attivi in architettura sono i vetri autopulenti, ossia vetri trattati con ossidi di titanio che gli conferiscono caratteristiche autopulenti. O i rivestimenti in gres per esterni con caratteristiche fotocatalitiche, cioè trattati con un agente che in presenza di luce solare attiva una reazione che provoca la decomposizione delle tracce di sporcizia organica, poi rimossa con la pioggia. Esistono anche pavimentazioni in gres porcellanato trattate in modo da essere in grado di eliminare i batteri sia in presenza di luce che in ambienti umidi e bui, aiutando così a ridurre l'inquinamento indoor.