Qual è il periodo migliore dell’anno per eliminare la muffa?

Esiste un periodo dell’anno in cui è preferibile mettere in pratica delle strategie volte all’eliminazione della muffa? E se sì, qual è?

La muffa è un microrganismo appartenente alla vasta famiglia dei funghi ed è estremamente resistente: una volta che ha attecchito su una superficie, è difficile liberarsene. Penetra all’interno di supporti più e meno porosi: dagli intonaci ai siliconi alle colle, espandendosi a vista d’occhio nelle condizioni termo-igrometriche adatte al suo sviluppo.

Esiste e se sì, qual è il periodo migliore dell'anno per eliminare la muffa?

Per debellare il problema della muffa è preferibile attaccarla nel momento in cui è più debole.

Si è spesso portati ad approfittare della cosiddetta “bella stagione” per riverniciare le pareti delle stanze affette dal problema della muffa con una vernice anti-muffa e di abbinare questo lavoro a una buona areazione. L’idea che questa possa essere la soluzione al problema, non è necessariamente corretta.

La concentrazione di muffa nell’aria esterna varia a seconda dell’ora del giorno e della stagione. E le concentrazioni massime si registrano proprio nei giorni particolarmente caldi d’estate e in autunno. La muffa infatti tende a diffondersi con più rapidità in corrispondenza di valori della temperatura compresi tra i 20 ed i 40°C e di umidità tra il 75 e il 95%, vicini a quelli che si riscontrano nell’aria nei mesi estivi. Ma anche vicini a quelli invernali all’interno di abitazioni molto riscaldate e poco areate.

Per effettuare interventi di bonifica dalla muffa non esiste quindi un periodo migliore di un altro, ma condizioni termo-igrometriche dell’aria interna più o meno sfavorevoli.

Pensare che la condizione di “debolezza” della muffa sia da associarsi ad una stagione non è corretto: vanno considerate le condizioni ambientali, che è importante mantengano livelli di umidità e temperatura adeguati durante tutto l’anno, prima, dopo e durante gli interventi di bonifica.

La situazione è diversa nelle cantine, ambienti per i quali la stagione più sfavorevole è l’estate. Il motivo è da ricercarsi nell’aria calda esterna che entrando nella cantina si raffredda ed inumidisce, aumentando il rischio della condensa sulle pareti più fredde. Questo spiega perché le porte delle cantine vanno tenute chiuse nei giorni caldi estivi, mentre possono essere aperte per l’aerazione la sera tardi e la mattina presto, quando le temperature esterne sono ancora basse.

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