A seconda delle condizioni ambientali, in particolare al variare del tasso di umidità degli ambienti, si manifestano diversi tipi di muffa in casa.
Tra le più diffuse ci sono le aspergessi, il penicillio, il cladosporium e la phoma. Possono essere riconosciute per il loro aspetto e, in ogni caso, vanno eliminate non appena si presentano.
I tipi di muffa più diffusi in casa
Aspergillus
Le aspergillus si riconoscono per il loro colore che oscilla tra il verde scuro ed il nero e sono tra le muffe più ricorrenti in casa perché non necessitano di tassi di umidità troppo elevati per svilupparsi. Sono chiamate aspergillus perché il sacerdote e biologo italiano Pier Antonio Micheli italiano che le catalogò per la prima volta ne associò la forma al microscopio ad un aspersorio (spruzzatore di acqua lustrale).
Penicillium
Il penicillium è caratterizzato da un colore tra il grigio ed il verde e si manifesta in ambienti con un alto tasso di umidità (Penicillium chrysogenum) e sul cibo avariato, ma è anche usato per dare sapore a formaggi prelibati. Al microscopio ha una forma complessa che ricorda l’estremità di un pennello.
Cladosporium
Il cladosporium, comunemente riconosciuto come muffa nera, si presenta vellutato, friabile, dal colore nero scuro che può raggiungere le tonalità del marrone. E’ diffuso sui prodotti della cellulosa, come carta, cartone, cotone e legno, e ne causa il deperimento.
Phoma
Inconfondibile per il suo colore nero intenso, attacca spesso i muri di casa. Anche l’Exophiala è spesso rintracciabile sui muri di casa e in zone più umide dei bagni, come le docce.
Scopulariopsis
E’ una specie che cresceva in passato soprattutto sulle carte da parati che contenevano pigmenti di arsenico ed era responsabile dell’emissione di gas velenosi. Oggi sono diffuse tecnologie più sostenibili ed avanzate per la produzione di carte da parati che non contengono più questo tipo di pigmenti.
Stachybotrys
Si tratta di una specie di muffa particolarmente tossica caratterizzata da un colore tra il marrone scuro ed il nero. Si manifesta sui muri, sui soffitti e sui materiali a base di cellulosa (carta, cartone, libri, oggetti e pezzi di arredamento in legno) e rilascia potenti tossine in ambienti confinati.
Fonte: University of Toronto