I consigli del Ministero della Salute per ridurre l’esposizione alla muffa

Il Ministero della Salute ha redatto una serie di opuscoli con l’intento di informare i cittadini sugli effetti degli agenti inquinanti sull’aria che si respira indoor e fornire dei consigli per depurare gli ambienti interni dagli inquinanti.

Gli opuscoli, pubblicati per la prima volta nel 2015 e aggiornati a febbraio 2016, riguardano il fumo di tabacco, l’ossido e il biossido di azoto, l’ossido di zolfo, il monossido di carbonio, gli idrocarburi aromatici policiclici, i composti organici volatili (VOC), la formaldeide, il benzene, il particolato, l’ozono, l’amianto, le fibre minerali sintetiche, gli agenti microbiologici, gli acari, i derivati epidermici di animali domestici, il radon e l’umidità e le muffe.

Un opuscolo del Ministero della Salute consiglia come ridurre l'esposizione alle muffe.

Nello specifico, l’opuscolo sull’umidità e le muffe elaborato dal Ministero della Salute, oltre ad informare i cittadini degli effetti delle muffe sulla salute, fornisce i seguenti consigli per ridurre l’esposizione alla muffa.

  • assicurarsi che i muri esterni, le fondamenta, i sottotetti e l’attico siano isolati e ben ventilati;
  • cercare di mantenere all’interno dell’abitazione un’umidità inferiore al 50%;
  • assicurarsi che non vi sia terra o altro materiale che possa drenare l’umidità a diretto contatto con i muri della casa: potrebbe causare condensa e formazione di muffa;
  • non usare tappeti o moquette in zone con alta umidità come bagno, cucina, lavanderia;
  • non lasciare i vestiti stesi ad asciugare per molto tempo in ambienti chiusi poco ventilati;
  • cercare di eliminare fenomeni di condensa che spesso sono causa di umidità; in presenza di condense è consigliabile aerare frequentemente l’ambiente;
  • eliminare le macchie di muffa con prodotti antimuffa;
  • assicurare la corretta manutenzione di umidificatori e condizionatori e del sistema di ventilazione meccanica, in particolare delle bocchette esterne e dei filtri;
  • pulire regolarmente le guarnizioni dei frigoriferi; vuotare e pulire frequentemente le vaschette dell'acqua nei frigoriferi auto sbrinanti;
  • lavare regolarmente le tende della doccia, il lavandino, la vasca e le pareti di bagno e cucina con candeggina;
  • limitare il numero delle piante ornamentali (le muffe possono essere aerodisperse quando le piante sono reinvasate, spostate o annaffiate, e comunque aumentano l'umidità ambientale);
  • i depuratori di aria muniti di filtri adeguati possono essere efficaci nel rimuovere le spore fungine e scongiurare la formazione di muffa.

L’opuscolo del Ministero della Salute in formato pdf è consultabile a questo link.

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